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venerdì 7 maggio 2021

PROGETTO ENEA

 

Progetto:                         ENEA. Energie Nuove degli Enti Associativi. Sostenere la fragilità sociale determinata dal contesto sociale e dall’emergenza COVID-19

Progetto di Maurizio Carbonera

Comune di operatività:        Buccinasco

Provincia di operatività: Milano

 

Priorità: b. anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno determinate anche dalla situazione di emergenza per la pandemia COVID-19 e che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.);

 DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA SVOLTA E CHE SI INTENDE SVOLGERE:

Considerando l’importanza che riveste il tessuto sociale, diventa necessario capire come sostenere il welfare locale e la cittadinanza attiva in questa fase di cambiamento sia sociale e sia normativo, come determinato dal Decreto Legislativo 117/2017 (Codice dl Terzo Settore).

Inoltre in questo particolare momento, legato all’emergenza dovuta al COVID-19, resta ancora più alto l’impatto sulla vita sociale determinato dall’azione delle reti associative con i loro volontari. Un impatto che non si limita a far fronte alle carenze degli Enti Pubblici in tanti campi diversi ma contribuisce a rammendare il tessuto sociale e a ricostruire il senso di comunità anche quando tutto sembra sfilacciarsi con la perdita del lavoro, la solitudine, l’incertezza del futuro, il cambiamento della vita che veniva condotta precedentemente, le difficoltà economiche. Tutto quanto rischia di portare la persona a sentirsi sempre più sola, inadeguata, sofferente, paurosa del futuro e questo la isola ancora di più, dando origine alla depressione.

La pandemia ha reso visibile il capitale di solidarietà racchiuso nei territori, una solidarietà che mai come in questo periodo ha dato valore alla capacità di una comunità di far fronte ai problemi che la coinvolgono, partendo dai soggetti più fragili. Il periodo di lockdown, introdotto in alcune zone della Lombardia già dalla fine di febbraio 2020, ha avuto un forte impatto sulle fasce più deboli della popolazione, i bambini e gli anziani in primis. Come Associazioni del territorio, in collaborazione con il Comune di Buccinasco, abbiamo indagato sul ruolo svolto dalle relazioni sociali (quelle tradizionali e quelle mediate dalle nuove tecnologie) nel gestire la quotidianità degli anziani, esplorare il loro benessere psico-sociale e, infine, investigare i loro bisogni.

Abbiamo nella nostra azione tenuto presente uno studio sulle origini sociali della depressione, fatto a Londra in Gran Bretagna, in un quartiere di forte disagio sociale. Questo studio recita: “Si è scoperto che l’elemento determinante per stare bene non è l’assenza di problemi, ma avere una persona su cui contare”.

Considerando questo aspetto Auser, Pro loco, Banca del tempo e dei saperi e Centro Civico Anziani hanno avviato nei mesi scorsi la sperimentazione di Gruppi di relazione formati da un massimo di cinque persone che per prossimità e/o per interessi decidono di stabilire tra di loro un rapporto privilegiato di mutuo-aiuto.

Il Progetto proposto vuole rivolgersi alla popolazione che presenta indici di fragilità quali: presenza di depressione, deterioramento cognitivo, isolamento sociale e condizioni economiche modeste; questo al fine di prevenire l’instaurarsi di una condizione di disabilità fisica e sociale.

Altro aspetto che si vuole affrontare è il senso dell’abitare nello stesso territorio o addirittura nello stesso condominio. Diventa necessario che venga maggiormente condivisa la persuasione che il legame sociale, la cura familiare, l’attenzione in particolare ai vicini, sono queste le condizioni per la vivibilità di una comunità cittadina soprattutto per le persone che vivono la stagione delle fragilità.

In particolare oggi viene richiesto ad ogni comunità cittadina di ridefinire lo stato sociale e di riscriverlo come welfare relazionale, comunitario, generativo, che si dispone localmente anche a quelle piccole premure che sono importanti per chi è solo, per chi è anziano, per chi soffre di particolari limiti di mobilità o di comunicazione.

L’arte del buon vicinato può risultare una risposta nel creare occasioni per favorire l’incontro, per inventarsi iniziative e collaborazioni tra le persone e con la rete diffusa del volontariato e dell’associazionismo.

 

1) INTRODUZIONE

Sintesi del progetto:

Il Progetto vuole costruire reti sociali locali in un rapporto pubblico-privato con le finalità di:

-       prevenire l'instaurarsi di una condizione di disabilità fisica e sociale negli anziani, con situazioni di fragilità.

 

Il termine fragilità identifica una condizione di rischio e di vulnerabilità, caratterizzata da un equilibrio instabile di fronte a eventi negativi. La letteratura psico-geriatrica evidenzia il ruolo della depressione, che nell'anziano in molti casi si lega al tema della solitudine e dell'esclusione sociale.

L’esclusione sociale rappresenta, spesso, un processo graduale e silenzioso di progressivo scivolamento verso i margini delle comunità. Le persone che si trovano in una condizione d’esclusione sociale, molte volte, sviluppano un più vivo senso di impotenza che li demotiva a fare qualcosa rispetto alla propria condizione di vita.

La miseria tende a riprodurre miseria, perché il povero è colui che peggio può competere, che peggio può cogliere le occasioni del mercato, che dispone mediamente delle minori risorse, delle peggiori condizioni di cultura, di salute. L’emarginazione viene emarginata e si emargina in un processo di diffidenza e fastidio sociale e in un processo di rassegnazione e di auto-esclusione (Castelfranchi, 2001).

E’ per questo che una seria azione di contrasto alla esclusione sociale non può essere condotta senza la partecipazione attiva dei soggetti che maggiormente ne sono vittime. La partecipazione e l’organizzazione dei soggetti interessati dall’esclusione sociale sono quindi i due elementi delle strategie di contrasto.

Un'azione di prevenzione in quest'area non può prescindere, dunque, dall'intervenire sia sui fattori che concorrono all'instaurarsi di uno stato depressivo (prevenzione primaria), ovvero l'isolamento e l'esclusione sociale, sia sulla depressione ormai conclamata (prevenzione secondaria). Il Documento di Consenso della Società Italiana di Psicogeriatria, infatti, mette in evidenza che la probabilità di recupero di malattia è più bassa nei soggetti anziani depressi” e che l’anziano depresso ha una prognosi severa: infatti a due anni di distanza dalla diagnosi solo 1/3 si trova in buone condizioni di salute”.

-       promuovere la cultura dell'invecchiamento attivo anche attraverso il coinvolgimento dell’associazionismo locale,

 

questo attraverso la costruzione di modelli capaci di creare condizioni di protagonismo degli anziani articolando le molteplici e composite differenze interne di ogni contesto locale sia in termini di situazioni di sofferenza e di rischio che di risorse potenziali.

Per molte persone anziane le opportunità di sentirsi parte e di prendere parte sono in larga misura riferibili alle condizioni del contesto territoriale più prossimo, con i suoi ostacoli e le sue opportunità. L’attivazione di processi sociali e culturali dovranno considerare alcuni aspetti, quali:

-        la valorizzazione del patrimonio di esperienze del singolo e della generazione di appartenenza;

-        lo scoprire interessi, motivazioni e capacità abbandonate dalle persone durante la vita lavorativa, facendole emergere e consentendone l’espressione attraverso l’attivazione di laboratori;

-        la promozione della salute e dell’autonomia stimolando funzioni psicologiche, relazionali e operative;

-        il favorire la socializzazione e l’affettività, contribuendo alla costruzione di legami interpersonali e di gruppo;

-        lo stimolare lo scambio tra le diverse generazioni, sostenendo processi di sostegno reciproco e cooperazione;

-        lo sviluppare relazioni tra popolazione anziana e comunità locale, stimolando il senso di comunità e l’integrazione tra le diverse categorie di cittadini.


-        promuovere sul territorio di Gruppi di relazione formati da un massimo di cinque persone che per prossimità e/o per interessi decidono di stabilire tra di loro un rapporto privilegiato.

  Perimetro geografico e territoriale:

il progetto si realizza nel Comune di Buccinasco. Potranno essere integrati soggetti di altri Comuni del Distretto su indicazione del Soggetto Associato Ospedale SS Carlo e Paolo di Milano che per competenza segue anche il territorio di Buccinasco.

 La proposta progettuale parte dalla conoscenza della realtà sociale con la capacità non solo di individuare i problemi ma anche di attivare risorse, definendo prioritariamente alcune condizioni:

-        necessità di raccogliere elementi conoscitivi rispetto ai punti di forza e ai punti di debolezza in merito alle attività dei servizi pubblici e delle organizzazioni del privato sociale;

-        approfondire la conoscenza dei problemi e delle risorse di cui sono più frequentemente portatori gli anziani che si rivolgono ai servizi;

-        migliorare la capacità di accoglienza e ascolto da parte dei diversi servizi nei confronti della popolazione anziana;

-        potenziare le competenze delle persone impegnate nelle organizzazioni del privato sociale;

-        individuare forme di coordinamento e messa in rete delle diverse realtà organizzate in modo da favorire comunicazione, confronto e collaborazione;

-        qualificare maggiormente l’azione dei volontari, in particolare anziani, attraverso percorsi formativi più o meno formalizzati;

-        innalzare il livello d’interesse e sensibilità della comunità locale nei confronti della condizione anziana.

 

 

 

 2) DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

L’analisi dei bisogni che hanno determinato la scelta degli obiettivi e delle attività fanno riferimento alle informazioni raccolte che rappresentano sia il frutto dell’esperienza concreta delle Associazioni partner sia sono il risultato di un’attività di ricerca diretta e di terzi, ovvero si basano sui documenti di programmazione territoriale. Gli anziani nel momento del pensionamento e quindi con l’uscita dal mondo del lavoro, si possono trovare in una situazione di povertà relazionale nel proprio ambiente di vita, considerando che a volte il lavoro era in un’altra zona rispetto alla propria casa e non si sono coltivate relazioni nel proprio quartiere.

Le stesse trasformazioni che hanno coinvolto la struttura familiare con la scomparsa di forme di famiglia allargata ha lasciato il posto a una moltitudine di forme familiari a più alto grado d’indipendenza dei soggetti.

La stessa vita relazionale si è ridotta in modo drammatico, si è ridotto lo spazio per costruire significati personali intorno alle esperienze vissute, per elaborare una consapevolezza di se stessi e una integrazione equilibrata con gli altri.

Partendo da questo contesto territoriale che caratterizza la realtà metropolitana milanese e non solo il Progetto vuole rivolgersi alla popolazione anziana che presenta indici di fragilità col fine di prevenire l'instaurarsi di una condizione di disabilità fisica e sociale.

Qui di seguito riportiamo alcuni dati relativi al Distretto di Corsico e riferiti alle persone con una età superiore ai 65 anni che vivono sole per differenti motivi. Il vivere soli viene individuato come una ulteriore condizione di possibile fragilità. La condizione di solitudine riguarda in particolare le donne che rappresentano circa l’80% del totale delle persone che vivono sole.

 

COMUNE

UOMINI

UOMINI%

DONNE

DONNE%

TOTALE

INDICE DI VECCHIAIA

INDICE DI INVECCHIAMENTO

Buccinasco

247

21

929

79

1176

0.88

14%

 

INDICI DELLA ZONA

 

Cesano Boscone

416

25

1270

75

1686

1.51

20%

 

Corsico

602

20

2385

80

2987

1.91

24%

 

Trezzano S/N

273

22

962

78

1235

1.35

20%

 

Assago

93

23

304

77

397

0.89

14%

 

Cusago

43

21

165

79

208

0.88

15%

 

 Motivazioni delle scelte effettuate

La salute delle persone viene concepita come una condizione influenzata da una molteplicità di fattori.

 Lo stesso processo di riduzione dell’autosufficienza, e la conseguente compromissione del grado di autonomia, sarebbe la risultante di un’azione che coinvolge quattro aree di funzionalità: un’area cognitiva, una affettiva, una motoria e una connessa allo stato nutrizionale della persona.

La riduzione dell’autonomia nel caso degli anziani rappresenta una condizione caratterizzata da una ridotta riserva funzionale e una maggiore sensibilità agli stress ambientali. Questa maggiore fragilità della persona anziana la mette nella condizione di essere meno in grado di reagire e di recuperare uno stato di equilibrio organico-funzionale in seguito ad un evento stressante. Evento stressante come quello che tutti abbiamo vissuto nel periodo del “distanziamento sociale” causa Covid.

Le motivazioni del Progetto sono riferite alla possibilità di far recuperare alle persone anziane coinvolte, in condizione di fragilità, uno stato di benessere e di adeguati livelli di autonomia con il loro mantenimento nel tempo.

Questo attraverso una serie di percorsi, di iniziative e di attività programmate; quali:

-       valutazione psico-sociale (psicodiagnostica e delle autonomie) delle persone anziane con particolare attenzione alla presenza di una condizione di “fragilità”;

-       creazione di percorsi di trattamento psico-sociali individualizzati;

-       proposizione di attività che favoriscano il benessere psicofisico, tipo: ginnastica dolce, yoga, nuoto, teatro, laboratori artigianali, camminate, educazione degli adulti, turismo sociale, ecc.

-       attivazione di laboratori esperienziali che consentano di avvicinarsi a diversi generi di attività;

-       favorire l’aggregazione di piccoli gruppi di mutuo-aiuto formati da cinque persone (Gruppi di relazione) per prossimità o per interessi comuni.

 Incidenza che si prevede possa avere il progetto sul consolidamento/sviluppo degli enti.

Durante il periodo del lockdown, ci risulta che tante persone con più di 65 anni a Buccinasco si sono contraddistinte per i fitti scambi di aiuti (anche reciproci) con parenti e amici. Sebbene solo una minoranza abbia prestato aiuti “pratici” (ad esempio aiuto nel fare la spesa o per il ritiro dei farmaci) la maggior parte di loro ha invece contribuito ad alleviare la solitudine di parenti e amici, fornendo loro compagnia telefonica.

L’intendimento come Associazioni locali è quello, partendo da questa particolare esperienza, di continuare a favorire lo sviluppo di relazioni e di legami, incrementando in questo modo il grado di sicurezza delle persone e la serenità della convivenza all’interno di un territorio anche con la pratica del buon vicinato.

In questo senso come Associazioni del territorio che si interessano dei problemi della comunità si vedrà anche di suggerire all’Amministrazione Comunale  quali aiuti sono prioritari; quale gestione degli spazi, del verde deve essere perseguita; quali servizi alla persona dovranno essere riconsiderati; come favorire nelle strutture abitative dei condomini i luoghi di incontro e di condivisione tra persone e tra famiglie; quale politica urbanistica deve essere realizzata per favorire una migliore integrazione tra le diverse fasce della popolazione e per rendere lo spazio non solo abitabile ma anche bello e capace di comunicare armonia e serenità.

In particolare, con questo Progetto e con la supervisione scientifica del Reparto di Psicologia Clinica dell’Ospedale SS Carlo e Paolo di Milano, sarà verificato come intercettare le situazioni di fragilità incrementate dopo questa esperienza di “distanziamento sociale” - questo coinvolgendo l’Amministrazione Comunale, i Servizi Sociali, le differenti sessanta Associazioni locali, i Medici di base – e non ancora in carico ai servizi attraverso delle attività programmate, quali:

-       un'intervista strutturata utile all'individuazione di una condizione di fragilità nella persona anziana; l’intervista sarà somministrata da giovani psicologi;

-       integrando la formazione degli operatori della rete associativa, che svolgeranno il compito di filtro rispetto al rapporto con il territorio e con gli anziani che contattano le Associazioni con una richiesta d'aiuto/assistenza e verificheranno la loro disponibilità ad essere ricontattati (vengono previsti due incontri presso le Associazioni che fanno parte della rete dei partner)

-       attraverso la supervisione dell'UOCPC (Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo di Milano);

-       attraverso il contatto telefonico con gli anziani individuati ed eventuale presa in carico da parte di una èquipe di psicologi;

-       con l’inserimento delle persone in situazione di fragilità nella rete associativa con loro coinvolgimento nelle attività svolte che risultano maggiormente rispondenti ai loro interessi.

 

  Sostenibilità del progetto a breve, a medio e a lungo termine:

 Viene di seguito analizzata la sostenibilità del progetto a breve, a medio e a lungo termine, sia a livello economico (con particolare riferimento nell’immediato al cofinanziamento ed in prospettiva su come garantire il proseguimento delle attività), sia a livello sociale (con particolare riferimento alla capacità di promuovere una comunità attenta alla vita dei propri abitanti e con il coinvolgimento in maniera duratura anche delle Associazioni giovanili  quali Buccinasco Giovane e le Associazioni degli scout e con la collaborazione di giovani psicologi);

 

Il Progetto intende contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di un certo numero di anziani a rischio di esclusione sociale, questo nella direzione dell’autonomia possibile e della salute intesa come benessere fisico, psichico e sociale.  Lo scopo è prevenire la diminuzione dei livelli di autonomia da parte di soggetti anziani fragili e sostenerli lungo percorsi di autonomia che possano modificare le condizioni in cui vivono.

Il presente Progetto grazie alla supervisione dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo si pone in continuità con l'attività ambulatoriale ordinaria di valutazione psicodiagnostica e neuropsicologica dell'Unita Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell'Ospedale SS. Carlo e San Paolo di Milano e prevede la possibilità che questa proposta abbia continuità su successive annualità in modo da poter costituire reti territoriali stabili completando la sperimentazione e prevedendo percorsi formativi per i volontari.

 Questa proposta promuove con il Comune coinvolto e con gli enti del Terzo Settore del territorio una progettualità condivisa per favorire il vivere insieme e creare le condizioni perché ciascuno possa trovare le possibilità per realizzarsi.  Inoltre intende sostenere lo sviluppo di relazioni e di legami, incrementando in questo modo il grado di sicurezza delle persone. Si prevede di coinvolgere i giovani - in particolare le ultime classi delle scuole superiori dell’Istituto Superiore presente a Corsico, scuola frequentata da tanti giovani residenti nel nostro Comune - in servizi di volontariato attraverso attività di aiuto alla persona e di compagnia per gli anziani con problemi di mobilità.

Questa progettualità si colloca all’interno della co-progettazione definita dal Decreto Legislativo 117/2017 (Codice del Terzo Settore) e della sussidiarietà orizzontale prevista dalla Riforma. Rispetto a questa proposta le Associazioni partner programmano di presentare direttamente al Comune una Manifestazione di interesse.

 

Per la sostenibilità degli aspetti economici il progetto avvierà una ricerca di donazioni e di raccolta fondi proponendo delle iniziative di animazione e ludiche a livello del Comune partecipante.

  3) QUADRO LOGICO

La compilazione di un coerente “quadro logico” nel quale siano indicati ad esempio obiettivi, attività, periodo di svolgimento, risorse, partner effettivi, soggetti associati, destinatari, risultati attesi, indicatori di monitoraggio e strumenti di rilevazione, …;

 Nome dell’attività: Recuperare una condizione di benessere e di adeguati livelli di autonomia degli anziani fragili e loro mantenimento nel tempo. Azione 1

Descrizione dell’attività (4.000 caratteri)

Primo aspetto: Alcuni over 65 di Buccinasco anche durante il periodo di lockdown hanno continuato a fornire il loro supporto agli altri, soprattutto attraverso il sostegno telefonico ad amici e parenti. Proprio per fronteggiare il rischio di isolamento e solitudine, l’utilizzo delle più recenti tecnologie di comunicazione sembra avere giocato un ruolo determinante: l’impossibilità di mantenere i rapporti sociali tradizionali in questo caso ha creato un’opportunità per gli over 65 di acquisire nuove competenze che hanno portato, come si è visto precedentemente, ad un significativo incremento dell’utilizzo soprattutto della videochiamata. Considerando il clima di incertezza che a tutt’oggi caratterizza i mesi a venire, diventa allora ancora più necessario prevedere degli interventi mirati che consentano agli anziani di acquisire questo tipo di competenze. Le competenze digitali devono essere soprattutto acquisite da quegli anziani che si trovano  in una situazione di maggior fragilità fisica e sociale e che più di tutti potrebbero trarre beneficio da iniziative che consentano di mantenere i rapporti sociali o di crearne di nuovi per prevenire il rischio di isolamento o di depressione.

Secondo aspetto: Considerando che circa 1.200 persone con più di 65 anni vivono sole a Buccinasco, la gran parte di queste sono donne, sarà verificato come intercettare le situazioni di fragilità che si sono incrementate dopo questa esperienza di “distanziamento sociale” prevedendo di:

-       creare un'intervista strutturata utile all'individuazione di una condizione di fragilità nella persona anziana; l’intervista sarà somministrata da giovani psicologi;

-       integrando la formazione degli operatori della rete associativa, che svolgeranno il compito di filtro rispetto al rapporto con il territorio e con gli anziani che contattano le associazioni con una richiesta d'aiuto/assistenza;

-       attraverso la supervisione dll'UOCPC (Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo) che è presente nel Comune con una “Comunità riabilitativa ad alta intensità CRT”

-       attraverso il contatto telefonico con gli anziani individuati ed eventuale presa in carico da parte di una équipe di psicologi;

-       con l’inserimento delle persone in situazione di fragilità nella rete associativa anche con il loro coinvolgimento nelle attività svolte che risultano maggiormente rispondenti ai loro interessi, tipo: ginnastica dolce; yoga; nuoto; teatro/musica; laboratori artigianali dove vengono messi in evidenza la manipolazione, la pittura, il cucito; camminate; educazione degli adulti; turismo sociale; fotografia; informatica corso base e corso di videochiamata; ecc.

 

 

Terzo aspetto: Le Associazioni partner hanno avviato la sperimentazione dei Gruppi di relazione basati sull’mutuo-aiuto formati da un massimo di cinque persone che per prossimità e/o per interessi decidono di stabilire tra di loro un rapporto privilegiato.

All’interno del Gruppo di relazione viene individuata una persona con il ruolo di “propositore” che ha il compito di favorire l’offerta di spunti e suggerimenti utili a sviluppare comunicazione, ascolto e fiducia.

Le Associazioni stimoleranno la partecipazione attiva delle persone alla vita dei diversi Gruppi attraverso alcune iniziative, quali:

-        far leva sulle dimensioni dell’mutuo-aiuto e della solidarietà reciproca fra gli anziani, le loro famiglie e le altre persone;

-        animare le relazioni facilitando la nascita di amicizie, l’attivazione di gruppi di interesse, l’interscambio fra anziani, familiari, volontari, operatori;

-        proporre ed alimentare molteplici occasioni relazionali;

-        aiutare le persone ed in particolare gli anziani a ricollocare le loro esperienze in ambiti dentro cui costruire e sperimentare miglioramenti dei ritmi vitali, degli spazi e dei tempi;

-        facilitare rapporti di scambio e collaborazione con la comunità locale.

 


Esiti (4.000 caratteri)

Risultati attesi sono riferiti:

- alla lettura e ricerca di strategie per favorire l’integrazione delle attività tra i diversi partner, coordinando i differenti aspetti operativi, cercando di definire strumenti ed attrezzare l’intervento sociale in una direzione di maggior benessere dei cittadini;

- alla definizione di proposte progettuali da presentare all’Amministrazione Locale con la verifica della congruenza dei contenuti rispetto agli obiettivi individuati;

- al prevedere una decina di interventi formativi mirati che consentano a cinquanta anziani di acquisire competenze digitali che devono essere soprattutto acquisite da quegli anziani che si trovano in una situazione di maggior fragilità fisica e sociale;

- con la supervisione dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo di Milano e con l’analisi dell’équipe di psicologi si provvederà all’inserimento di novanta persone in situazione di fragilità nella rete associativa anche con il loro coinvolgimento nelle attività svolte;

- far leva sulle dimensioni dell’autoaiuto e della solidarietà reciproca fra gli anziani, le loro famiglie e le altre persone attraverso la costituzione di otto Gruppi di relazione con attività di mutuo-aiuto. Questo riguarderà quaranta persone.

 

Indicatori di monitoraggio e relativi strumenti

Strumenti 1: Riunioni di gruppo

Tipologia: Valutazione iniziale di bisogni, risorse, risultati attesi, ecc

Valutazione intermedia delle attività

Valutazione finale dei risultati raggiunti

Modalità: Attività di monitoraggio dell’andamento del progetto in base alle valutazioni e delle esigenze rilevate dai referenti associativi coinvolti

Strumenti 2: Rilevazione dati sulle attività

Costruzione di database per la raccolta dei dati dell’attività svolta e conseguente valutazione intermedia e finale dell’attività

 

Data di inizio dello svolgimento dell’attività 20 ottobre 2020

 Data di fine dello svolgimento dell’attività 31 dicembre 2021

 Numero di destinatari:  

-        90 anziani fragili coinvolti nei percorsi definiti insieme all’équipe di Psicologi e con la supervisione dell’Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo;

-        50 anziani coinvolti nei dieci corsi di formazione per l’acquisizione di competenze informatiche in particolare per l’utilizzo soprattutto della videochiamata;

-        40 anziani coinvolti negli otto Gruppi di relazione per il mutuo aiuto.

 

Partner effettivi dell’attività

Denominazione           Codice Fiscale        Ruolo (Capofila/partner)    Tipologia soggetto benificiario

Risorse: Costo     17.580     euro

                Volontariato:     3.900         euro

            Personale dedicato          di cui volontari

Obiettivi

 

Attività

 

 

Risorse/strumenti

 

Partner effettivi

 

Soggetti associati

 

Destinatari

 

Risultati attesi

 

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti                                                                                 IDestinatari

 

Risultati attesi

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti

 

Anziani fragili

Azioni di sostegno

-        Équipe di Psicologi per attività di valutazione e di trattamento anziano;

-        Giovani psicologi per somministrazione interviste

-        Volontari con funzione di filtro e contatto

 

-Pro loco Buccinasco (Capofila)

-Auser Buccinasco

-Centro Civico Anziani

-Banca del Tempo e dei Saperi ?

-Ospedale SS Carlo e Paolo

-Comune di Buccinasco

90 anziani in difficoltà sociale e personale

50 anziani nei corsi

40 anziani nei Gruppi di relazione

Reinserimento sociale ed adeguamento competenze sociali

 presa in carico  (sanitaria e sociale) di circa 180 anziani con indici di fragilità con

 

-        diminuzione degli indici di fragilità rilevati nella valutazione psico-sociale (depressione, isolamento sociale);

-        partecipazione alle attività di socializzazione


 

 

Valutazione iniziale dei bisogni,

risorse, attività, con riunioni

di gruppo.

Verifica costituzione attività

associative

 

 

 

 

 

Risorse strumentali impegnate

Test psicodiagnostici;

Strumenti informatici;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 Nome dell’attività: Formazione Azione 2

Descrizione dell’attività (4.000 caratteri)

Il contenuto di questa attività è rivolto ad accrescere le competenze degli anziani nell’utilizzo delle tecnologie di comunicazione e socializzazione. Inoltre si formeranno i dirigenti ed i volontari delle Associazioni partner.

Durante il periodo di “distanziamento sociale” legato al Covid è capitato che un certo numero di volontari hanno continuato a fornire il loro supporto, soprattutto attraverso il sostegno telefonico. Proprio per fronteggiare il rischio di isolamento e solitudine, l’utilizzo delle più recenti tecnologie di comunicazione sembra avere giocato un ruolo determinante: l’impossibilità di mantenere i rapporti sociali tradizionali in questo caso ha creato un’opportunità per gli over 65 di acquisire nuove competenze che hanno portato, come si è visto precedentemente, ad un significativo incremento dell’utilizzo soprattutto della videochiamata.

Inoltre si prevede la formazione dei dirigenti e dei volontari delle diverse organizzazioni, integrando in maniera specifica la formazione degli operatori della rete associativa, che svolgeranno il compito di filtro rispetto al rapporto con il territorio e con gli anziani che contattano le associazioni con una richiesta d'aiuto/assistenza.

Sarà prevista a realizzazione di percorsi formativi rivolti ai giovani e ad Associazioni tipo “Buccinasco giovane” ed ai volontari sui temi del volontariato e del prendersi cura della propria comunità con l’intendimento di valorizzare la ricchezza dei legami e cercando di liberare le energie presenti.

 

Esiti (4.000 caratteri)

La formazione considererà i cambiamenti che stanno avvenendo nel welfare che richiedono alle organizzazioni del Terzo Settore di:

- coordinarsi e integrarsi in un disegno condiviso a livello comunale;

- migliorare la qualità, la pertinenza e l’efficacia dell’azione delle singole organizzazioni;

- raccogliere dati di contesto per approfondire le condizioni effettive dei cittadini, del territorio, delle risorse disponibili e delle potenzialità inespresse presenti nella comunità.

La formazione coinvolgerà prioritariamente i gruppi dirigenti ed i volontari delle organizzazioni interessate, in un numero di dieci persone per ente (in totale quaranta persone). In questi percorsi in particolare si definirà come dovranno essere gestiti i rapporti con i propri volontari in modo efficace, mirato a conseguire al massimo grado le proprie finalità sociali e al contempo in modo tale da mantenere nel tempo il loro impegno, la motivazione e la soddisfazione.

Ogni singola associazione definirà con i propri volontari i confini dell'impegno riferiti ai contenuti, alle modalità, ai tempi, alle responsabilità.

Sarà previsto un impegno con le Scuole e gli Oratori per sensibilizzare trenta giovani sui temi del volontariato, impegnandoli in attività rivolte in particolare agli anziani che vivono soli.

 

Saranno coinvolti 50 anziani nei dieci corsi di formazione per l’acquisizione di competenze informatiche in particolare per l’utilizzo soprattutto della videochiamata.

 

Indicatori di monitoraggio e relativi strumenti

Saranno definiti i contenuti di qualità in relazione al monitoraggio, alla verifica dei risultati attesi e all’individuazione degli elementi di trasferibilità della proposta progettuale.

l monitoraggio prevede l’utilizzo dei seguenti strumenti:

Strumenti 1: Interviste individuali con i gruppi dirigenti e con i volontari delle organizzazioni coinvolte. Interviste con gli anziani interessati ai corsi sulle competenze informatiche per valutare la loro preparazione.

Tipologia: Valutazione iniziale di bisogni, risorse, risultati attesi, ecc

Valutazione intermedia delle attività di formazione e della congruità dei contenuti

Valutazione finale dei risultati raggiunti

Modalità: Intervista telefonica o faccia a faccia per la rilevazione di proposte, di suggerimenti, di problematicità.

Valutazione a sei mesi dall’inizio del progetto

Valutazione finale e a tre mesi dalla conclusione del progetto

Strumenti 2: Relazioni sull’andamento del percorso

Tipologia: Valutazione iniziale di bisogni, risorse, risultati attesi, ecc.

Valutazione intermedia delle attività

Valutazione finale dei risultati raggiunti

Modalità: Relazione iniziale sulla competenza sociale, normativa e gestionale presenti all’interno delle organizzazioni che aderiscono alla rete locale  e sui bisogni rilevati, relazione a sei mesi dall’inizio del progetto per la verifica dei contenuti dei percorsi formativi, relazione conclusiva con la valutazione rispetto ai differenti gradi di autonomia.

 

  

Data di inizio dello svolgimento dell’attività 15 novembre 2020

 

Data di fine dello svolgimento dell’attività 15 novembre 2021

Numero di destinatari. Sarà prevista la formazione di 40 dirigenti e volontari degli enti coinvolti, di 30 giovani, di 50 anziani sulle competenze informatiche in particolare sulla videochiamata.

 

Partner effettivi dell’attività

Denominazione           Codice Fiscale        Ruolo (Capofila/partner)    Tipologia soggetto benificiario

Risorse   Costi     4.050       euro

                Volontariato    1.100        euro        

Personale dedicato          di cui volontari

Obiettivi

 

Attività

 

 

Risorse/strumenti

 

Partner effettivi

 

Soggetti associati

 

Destinatari

 

Risultati attesi

 

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti                                                                                        Destinatari

 

Risultati attesi

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti

 

Acquisire competenze

Formazione

-        Docenti laboratori delle associazioni per attività di socializzazione;

-        Counselor a supporto dell’attività di socializzazione.

 

 

-Pro loco Buccinasco (Capofila)

-Auser Buccinasco

-Centro Civico Anziani

-Banca del tempo e dei saperi?

Ospedale SS Carlo e Paolo

Comune di Buccinasco

40 dirigenti e volontari

30 giovani volontari

50 anziani

Coordinarsi e migliorare la qualità e l’efficienza dell’azione

Valutazione iniziale dei bisogni e delle

risorse; valutazione intermedia e

verifica acquisizione competenze con

rilascio attestazioni

 

 

 

 

 

Risorse strumentali impegnate

materiali laboratori;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Nome dell’attività: Comunicazione e informazione Azione 3

Descrizione dell’attività (4.000 caratteri)

Uno dei problemi che caratterizzano l’attuale condizione anziana, soprattutto nelle grandi città come Milano e nei paesi limitrofi come Buccinasco che fanno parte dell’area metropolitana, è costituito dalla solitudine e dalla marginalizzazione sociale. L’animazione può contribuire a creare contesti che facilitano la nascita e il mantenimento di relazioni significative tra le persone. In questo la comunicazione, anche fra i diversi gruppi d’età, rappresenta un fattore di coesione e di sviluppo sociale molto importante.

Come risulta indispensabile la conoscenza da parte dei cittadini ed in particolare delle persone che vivono da sole ed hanno più di 65 anni dei contenuti del Progetto e degli obiettivi che si pone. Le differenti organizzazioni possono essere anche un soggetto in grado di produrre e gestire con standard qualitativi servizi e progetti di pubblica utilità considerando che molte Associazioni vantano un contatto diretto e costante con i bisogni dei cittadini ed in particolare di quelli anziani, contribuendo nella produzione e riproduzione di relazioni sociali.

La comunicazione dei diversi percorsi locali servirà sia all’interno della rete e sia per informare e coinvolgere la comunità locale. Far circolare in modo semplice, diretto e continuativo le informazioni relative al Progetto ed agli eventi significativi, diffondere fra i partecipanti le conoscenze fondamentali riguardo agli scopi del partneriato, il tipo di organizzazione, le strategie che rivestono il ruolo e il contributo di ognuno nell’azione comune per realizzare “qualcosa” con “qualcuno”; tutto questo servirà a far maturare le condizioni di reciproca fiducia su cui si basa la disponibilità a “farsi carico”. Saranno previste anche dei momenti pubblici, con il coinvolgimento dell’Ente Locale e dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo, su specifici temi in modo da chiamare la rete associativa locale a muoversi in una direzione cooperativa e integrata, capace di saldarsi con l'azione del pubblico e di produrre nuovo tessuto connettivo nella vita locale.

Esiti

Risultati attesi

L'intendimento di questa proposta progettuale persegue alcuni importanti obiettivi:
- sostenere le comunità nelle diverse difficoltà;
- sostenere e incentivare le potenzialità di aiuto sussidiarie presenti nella comunità;
- mantenere vivo l'interesse delle persone in difficoltà ed in particolare degli anziani alla partecipazione attiva nella società.

I risultati attesi sono quelli di coinvolgere le persone di una certa età che vivono sole ed i cittadini attraverso dei momenti pubblici, realizzati con la collaborazione dell’Ente Locale e dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo, su specifici temi in modo da chiamare la rete associativa locale a muoversi in una direzione utile ad animare possibilità ed a incentivare la comunicazione.

Indicatori di monitoraggio e relativi strumenti

Strumenti 1: Momenti pubblici rivolti alle Associazioni coinvolte e aperti al territorio

Tipologia: Valutazione del contesto locale e definizione di una proposta per sostenere l’aiuto sussidiario nella comunità

Definizione di proposte programmatiche e costruzione di progetti operativi in merito, per esempio, ai programmi di buon vicinato finalizzati a favorire l’interazione fra l’anziano e le persone che abitano nello stesso edificio.

Collaborazione sul welfare con l’Ente Pubblico e valutazione finale dei risultati raggiunti

Modalità: valutazione dell’importanza e della densità dei legami sociali tra chi dà e chi riceve

Valutazione a sei mesi dall’inizio del progetto

Valutazione finale e a tre mesi dalla conclusione del progetto

Strumenti 2: Conferenza pubblica

Tipologia: Valutazione delle attività svolte e delle proposte definite per la condivisione e il coinvolgimento del territorio

Modalità: Evento pubblico da preparate con i Servizi del Comune, con il Piano di Zona e con l’Ospedale SS. Carlo e Paolo. Evento pubblico generale finale per analizzare il percorso e trasferire le pratiche più interessanti


  

Data di inizio dello svolgimento dell’attività 15 gennaio 2021

 

Data di fine dello svolgimento dell’attività 31 dicembre 2021

 

Numero di destinatari: le 1.200 persone con più di 65 anni che vivono sole, i cittadini e le organizzazioni del Terzo Settore

 

Partner effettivi dell’attività

Denominazione           Codice Fiscale        Ruolo (Capofila/partner)    Tipologia soggetto benificiario

Risorse      costi      1.700   euro

                  Volontariato     2.800         euro     

Personale dedicato          di cui volontari

Obiettivi

 

Attività

 

 

Risorse/strumenti

 

Partner effettivi

 

Soggetti associati

 

Destinatari

 

Risultati attesi

 

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti                                                                  Destinatari

 

 

Risultati attesi

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti

 

Sostenere e incentivare le potenzialità di aiuto

Comunicazione e informazione

Comunicatore e persone che predispongono materiali informativi

-Pro loco Buccinasco (Capofila)

-Auser Buccinasco

-Centro Civico Anziani

-Banca del tempo e dei saperi?

Ospedale SS Carlo e Paolo

Comune di Buccinasco

 

1.200 over 65 che vivono soli

Coinvolgimento con lettura del contesto locale con definizione informazioni e comunicazioni per la cittadinanza

Valutazione coinvolgimento per

costruzione progetti operativi

 

 

 

 

 

 

Attrezzature per animazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nome dell’attività: La città che cambia, coordinamento e gestione dell’intervento Azione 4

Descrizione dell’attività (4.000 caratteri)

Il tema dell’isolamento e della solitudine connota la vita delle persone ed in particolare di tanti anziani. Una vita vissuta senza particolari investimenti nei rapporti sociali (l’amicizia, il vicinato, l’impegno sociale, l’attività politica o civica, il volontariato) rappresenta oggi una delle cause principali della solitudine di molti anziani.

Nelle città medio-grandi ed in particolare in una area metropolitana come quella milanese ed in un Comune come Buccinasco - che si è molto ingrandito urbanisticamente passando da qualche migliaio di abitanti negli anni ’80 ai circa 27.000 abitanti di oggi – è accaduto per tante persone che nel momento del pensionamento e quindi con l’uscita dal mondo del lavoro, dove erano presenti anche le relazioni sociali, tanti anziani rischiano di trovarsi in una situazione di povertà relazionale nel proprio ambiente di vita.

Di conseguenza risulta evidente che le reti sociali divengono sempre più importanti con l’aumento degli anni e rappresentano un fattore molto importante per la qualità della vita.

Normalmente lo scopo delle organizzazioni che intervengono nell’aiuto alle persone è quello di aiutare le stesse persone nella gestione autonoma della propria vita quotidiana, attraverso supporti, compagnia, opportunità di socializzazione, occasioni di tempo libero organizzato, ecc.

La positività della esperienza di questi anni ha indotto le organizzazioni che propongono questo Progetto a ricercare possibilità di estensione dei servizi non solo all’interno della propria rete associativa ma cercando di individuare come valorizzare il capitale sociale locale. La convenienza di una strategia di questo tipo risiede anche nel fatto che molte di queste aree di attività sono gestibili efficacemente anche da un sistema d'aiuto informale.

Si tratta quindi di individuare con il contributo dell’Ente Locale come coordinarsi e come superare l’autoreferenzialità delle diverse associazioni ribadendo alcuni valori che non riguardano solo il mondo del Terzo Settore ma valori che riguardano il nostro vivere, le nostre comunità, la nostra stessa idea dello stare insieme.

 


 

Esiti

Risultati attesi

Costituzione e costruzione di un gruppo di coordinamento sui temi del welfare nella comunità di Buccinasco fornendo gli strumenti per un autonomo cammino delle persone in una relazione di reciproca collaborazione e coordinamento con l’Ente Locale. Attivare percorsi di coordinamento e collaborazione tra i differenti enti del Terzo Settore; sviluppare la capacità di proposta con una visione più ampia in merito ai servizi ed ai bisogni; definire dei percorsi di crescita e di formazione superando le logiche autoreferenziali delle singole associazioni.

La forma che potrà garantire la continuità del progetto nel tempo sarà la stesura di un accordo sulla co-programmazione sociale capace di suggerire scelte al Comune di Buccinasco con un rapporto di utile collaborazione con l’Ospedale SS. Carlo e Paolo che ha sul territorio una Comunità Riabilitativa ad Alta Intensità ; confermando così che il territorio è un bene comune a cui tutti contribuiscono con le loro idee, le loro passioni, il loro lavoro, le loro fatiche.

 

Indicatori di monitoraggio e relativi strumenti

Strumenti 1: Costituzione e costruzione gruppo di coordinamento

Tipologia: Individuare alcune proposte comuni e superare le frammentazioni funzionali e operative

Modalità: Costituzione Gruppi di lavoro

Valutazione a sei mesi dall’inizio del progetto

Valutazione finale e a tre mesi dalla conclusione del progetto

Strumenti 2: Stesura di un accordo sulla co-programmazione sociale capace di suggerire scelte al Comune di Buccinasco

Tipologia: Valutazione delle attività svolte e delle proposte definite per la condivisione e il coinvolgimento del territorio

Modalità: Definizione di differenti tavoli di interlocuzione sui diversi aspetti con il Comune di Buccinasco

Data di inizio dello svolgimento dell’attività 1 febbraio 2021

 

Data di fine dello svolgimento dell’attività 31 dicembre 2021

 

Numero di destinatari: le quattro Associazioni partner con l’estensione alle circa 60 associazioni presenti nel Comune di Buccinasco

 

Partner effettivi dell’attività

Denominazione           Codice Fiscale        Ruolo (Capofila/partner)    Tipologia soggetto benificiario

Risorse      costi     6.270        euro

                   Volontariato    -          euro    

 

Personale dedicato          di cui volontari –

 

Obiettivi

 

Attività

 

 

Risorse/strumenti

 

Partner effettivi

 

Soggetti associati

 

Destinatari

 

Risultati attesi

 

Indicatori di monitoraggio

E relativi strumenti

 

Risultati attesi

Indicatori di monitoraggio

e relativi strumenti

 

Costituzione gruppi di coordinamento

Coordinamento e gestione

Coordinatore del progetto; coordinatori delle associazioni, amministrazione e rendicontazione

-Pro loco Buccinasco (Caoifila)

-Auser Buccinasco

-Centro Civico Anziani

-Banca del tempo e dei saperi?

Ospedale SS Carlo e Paolo

Comune di Buccinasco

60 associazioni ed i quattro partner

Stesura accordi sulla co-programmazione sociale. Definizione tavolo di interlocuzione con Comune di Buccinasco

Valutazione attività svolte.

Condivisione e

coinvolgimento del territorio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

Partner effettivi delle attività:

Denominazione

CF

Ruolo (capofila o partner)

Tipologia soggetto beneficiario

Risorse

Personale dedicato

Di cui volontari

Comune Buccinasco

 

Soggetto Associato

Ente Pubblico

 

 

 

Ospedale SS. Carlo e Paolo

 

Soggetto Associato

Ente Pubblico

 

 

 

Proloco Buccinasco

 

Capofila

APS

 

 

 

Auser Buccinasco

 

Partner

APS

 

 

 

Banca del Tempo e dei Saperi

 

Partner ?

APS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CCAB

 

Partner

APS

 

 

 

 

ATTIVITA’ PROGETTUALI SVOLTE DA CIASCUNA ORGANIZZAZIONE

DENOMINAZIONE DELLA ORGANIZZAZIONE

Rispetto alle attività descritte nel prospetto

vengono dettagliare le attività svolte

 

Comune di Buccinasco

 

Comunicazione ai cittadini rispetto al progetto.

Segnalazione situazioni di necessità riferite alle persone anziane

Definizione dei servizi alla persona che devono essere garantiti

Definizione dei percorsi che favoriscono relazioni e legami

Disegno della città per rendere lo spazio non solo abitabile ma anche bello e capace di comunicare armonia e serenità.

Verifica delle modalità e dei risultati ottenuti

Ospedale SS. Carlo e Paolo

 

Il presente Progetto grazie alla supervisione dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo si pone in continuità con l'attività ambulatoriale ordinaria di valutazione psicodiagnostica e neuropsicologica dell'Unita Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell'Ospedale SS. Carlo e Paolo di Milano

Rete associative:

Proloco Buccinasco (Capofila)

Banca del Tempo ?

Auser Buccinasco

CCAB

Si occuperanno dello Sportello di Accoglienza e sottoporranno, con l’aiuto di giovani psicologi, un’intervista alle persone che chiamano con una richiesta di aiuto o alle persone segnalate dal Comune di riferimento attraverso gli Assistenti Sociali o da parte di altri servizi.

Saranno costituiti otto Gruppi di relazione formati da cinque persone (riguarderà ulteriori 40 persone coinvolte).

Si darà l’opportunità alle persone di entrare a far parte dei Laboratori che si effettuano nella diverse sedi e saranno previste uscite sul territorio.

I laboratori saranno seguiti da un Docente. Il Docente del laboratorio sarà affiancato da un counselor o da uno psicologo, che fungerà da figura di riferimento per l’anziano fragile, rinforzandolo e sostenendone la motivazione e la partecipazione attiva.

I Laboratori che saranno proposti sono:

·        Ginnastica dolce -

·       Teatro/Musica –

·       Laboratorio Espressivo – in evidenza gli aspetti  della manipolazione, della pittura, del cucito,

·       Giardinaggio –

·       Corso di ballo – Biodanza

·       Corso di fotografia e filmati

·       Informatica – corso base + corso di videochiamate sia per mantenere comunicazione con noi dell’associazione, sia per mantenere i rapporti con i propri familiari che per motivi di lavoro vivono lontano (riguarderà ulteriori 50 persone in stato di fragilità) .

 

 

4) INDICATORI DI RISULTATI COMPLESSIVI DEL PROGETTO

Indicativa delle scelte e degli strumenti e delle metodologie che saranno utilizzate per la valutazione quali - quantitativa.

 

La casa e la porzione di territorio nelle sue immediate vicinanze diventano il baricentro esistenziale nella vita quotidiana della grande maggioranza degli anziani, in particolare delle donne. Ma, pur non avendo cambiato residenza, spesso gli anziani si trovano a vivere in comunità locali che sono cambiate sotto i loro occhi.

Nel periodo estivo proporre di fronteggiare le ondate di caldo suggerendo agli anziani di rifugiarsi nei supermercati o nei centri commerciali rappresenta un chiaro esempio dell’assenza di luoghi per la socializzazione, il tempo libero e il benessere psicofisico.

Gli strumenti che si pensa di mettere in campo sono soprattutto la conoscenza del cambiamento dei contesti, la definizione di alcune priorità, la costruzione di proposte nel medio termine superando l’autoreferenzialità delle singole organizzazioni, il coordinamento e la collaborazione funzionale e operativa, la formazione dei volontari degli enti del Terzo Settore locale, il coinvolgimento dei volontari giovani per garantire il formarsi del capitale sociale.

Le metodologie che saranno utilizzate per la valutazione qualitativa e quantitativa dei risultati attesi saranno riunioni di gruppo; la costruzione di database per la raccolta dei dati dell’attività svolta con la conseguente valutazione intermedia e finale dell’attività,  le interviste  con i Gruppi di relazione per il mutuo-aiuto;  la relazione iniziale sulla competenza sociale, normativa e gestionale presenti all’interno delle organizzazioni che aderiscono alla rete locale e sui bisogni rilevati, relazione a sei mesi dall’inizio del progetto, relazione conclusiva; evento pubblico da preparate con i Servizi del Comune, con il Piano di Zona e con l’Ospedale SS Carlo e Paoloù79. Conferenza finale per analizzare il percorso e trasferire le pratiche più interessanti. Stesura di un accordo sulla co-programmazione sociale capace di suggerire scelte al Comune di Buccinasco con la valutazione delle attività svolte e delle proposte definite per la condivisione e il coinvolgimento del territorio. Definizione di differenti tavoli di interlocuzione sui diversi aspetti con il Comune di Buccinasco.

I risultati attesi sono riferiti all’inserimento di anziani fragili nel percorso di sostegno psicologico e sociale definito dall’Accordo con l’Ospedale San Carlo 90 anziani fragili coinvolti nei percorsi definiti insieme all’ Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell’Ospedale San Carlo; ulteriori 50 anziani coinvolti nei dieci corsi di formazione per l’acquisizione di competenze informatiche in particolare per l’utilizzo soprattutto della videochiamata; ulteriori 40 anziani coinvolti negli otto Gruppi di relazione per il mutuo aiuto; al coinvolgimento delle sessanta associazioni presenti nel Comune di Buccinasco; alla comunicazione ed informazione rivolta alle circa 1.200 persone over 65 che vivono solo; percorso di formazione rivolto ai dirigenti e ai volontari  (quaranta persone) della rete associativa locale ed in particolare alle associazioni partner del Progetto; percorso di coinvolgimento e formazione di trenta giovani sui temi del volontariato e sull’impegno nelle comunità; definizione di tavoli tematici rivolti al territorio con la lettura dei contesti locali, come sostenere l’aiuto sussidiario nella comunità, la definizione di proposte programmatiche

Strumenti di

Autovalutazione

Tipologia di  autovalutazione

Breve descrizione della modalità di utilizzo dello strumento di auto-valutazione

Test

ü  Valutazione iniziale di bisogni, risorse

 risultati attesi, ecc

ü  Valutazione intermedia delle attività

ü  Valutazione finale dei risultati raggiunti

Valutazione testistica con strumenti specifici per la valutazione neuropsicologica e della depressione nell’anziano. Valutazione iniziale, a sei mesi dall’inizio del trattamento, alla conclusione del trattamento e follow-up a tre mesi dalla conclusione.

Interviste individuali

ü  Valutazione iniziale di bisogni, risorse,

risultati attesi, ecc

Intervista telefonica o faccia a faccia per la rilevazione di una richiesta di aiuto

Relazioni

ü  Valutazione iniziale di bisogni, risorse,

risultati attesi, ecc

ü  Valutazione intermedia delle attività

ü  Valutazione finale dei risultati raggiunti

 

Relazione iniziale sulla condizione del paziente e sui bisogni rilevati tramite la valutazione psicodiagnostica, relazione a sei mesi dall’inizio del trattamento, relazione conclusiva.

 

Riunioni di gruppo

ü  Valutazione iniziale di bisogni, risorse,

risultati attesi, ecc

ü  Valutazione intermedia delle attività

ü  Valutazione finale dei risultati raggiunti

Attività di monitoraggio dell’andamento del progetto in base alle valutazioni esigenze rilevate dagli operatori coinvolti.

 

Rilevazione dati sulle attività

 

ü  Valutazione iniziale di bisogni, risorse,

risultati attesi, ecc

ü  Valutazione intermedia delle attività

ü  Valutazione finale dei risultati raggiunti

Costruzione di database per la raccolta dei dati dell’attività svolta e conseguente valutazione intermedia e finale dell’attività

 

5) BILANCIO DEL PROGETTO

bilancio di progetto.

 

Costo del personale retribuito e indicazioni sull'attività prevalente:

 

Professione

Ore n°

Costo/ora

COSTO TOTALE

complessivo

Retribuiti

Volontari

Psicologo (colloqui psicologici)

90

€ 35

         3.150,00

 

Psicologo (valutazione psico-diagnostica)

90

€ 35

           3.150,00

 

Psicologo (attività clinica di sostegno)

90

€ 35

           3.150,00

 

Psicologo senior coordinamento équipe

30

35

              1.050,00

 

Volontari Auser tra cui giovani che forniscono servizi

145

20

 

     2.900,00

Giovani psicologi per somministrazione interviste

100

€ 25

           2.500,00

 

Psicologo (gruppi di sostegno, formazione)

20

€ 35

           700,00

 

Operatore con ruolo sociale attraverso telefonia e Sportello Accoglienza Ass.

50

€ 20

 

      1.000,00

Rendicontazione ed Amministrazione

70

€ 25

 1.750,00

 

Counselor per socializzazione Ass.

38

€ 25

    950,00

 

Referenti associazioni partner

48

       25

  1.200,00

 

Coordinamento del progetto

57

€ 30

 1.700,00

 

Docenti per Laboratori Ass.

70

€ 20

 1.400,00

 

 

 

TOTALI

         20.700,00

   3.900,00

 

 

 

Totale generale

 

24.600,00

 

Spese di Gestione

Descrizione

N.

Costo

Co-finanziamento

TOTALE (€)

Affitto stanze per terapie

/

1.500,00

Spese telefoniche

/

880,00

Totale

 

2.380,00 

2.380,00

 

Spese per noleggi e materiali/attrezzature

Professione

N.

Costo

Co-finanziamento

 TOTALE (€)

Materiale di consumo

/

500,00

Test per psicodiagnostica e delle autonomie

 

1.500,00

 

 

Strumenti informatici

 

 

1.100,00

 

Materiali laboratori

/

1.700,00

      

Totale

 

3.700,00 

1.100,00

4.800,00

 

Rimborsi

Professione

N.

Costo

Co-finanziamento

 TOTALE (€)

Spese rimborso chilometrico

/

1.120,00

 

 

 

 

 

/

/

Totale

 

1.120,00 

1.120,00

 

 

 

 

Spese per comunicazione e informazione

Professione

N.

Costo

Co-finanziamento

 TOTALE (€)

Materiali informativi  e volantini

/

1.700,00/

Organizzazione riunioni di gruppo e conferenza

 

 

1.100,00

 

 Predisposizione campagna informativa

/

/

1.700,00

Totale

 

1.700,00 

2.800,00

4.500,00

 

Valore complessivo del Progetto

 

 

 

37.400,00

 

6) COSTO TOTALE DEL PROGETTO

Il costo complessivo è pari ad € 37.400,00 così finanziato

Cofinanziamento

Co-finanziamento

TOTALI (€)

Di cui raccolta fondi

1.000,00

Di cui proventi da donazioni

 

1.000,00

Di cui risorse economiche degli Enti che compongono la rete

 

1.900,00

 

Volontariato in ore, 20 euro/ora

 

3.900,00

 

Totale Cofinanziamento minimo 20%

 

               7.800,00

 

Contributo richiesto massimo 80%

 Costo

Co-finanziamento

               29.600,00

Personale

20.700,00

(69,99%)

3.900,00

 

Spese di gestione

 2.380,00

-

 

Spese per noleggi e materiali/attrezzature

3.700,00

1.100,00

 

Rimborsi

1.120,00

 

 

Spese per comunicazione e informazione

1.700,00

2.800,00

 

 

 

 

 

Valore progetto

29.600,00 (79,14%)

7.800,00

(20,86%)

                  37.400,00

 

ALTRI DOCUMENTI

 

 

 

ALLEGATO 1 – Accordo di rete

ALLEGATO 1 – ACCORDO DI RETE

Breve descrizione del percorso che ha portato alla costituzione della rete:

 

In questa particolare fase, legata all’emergenza dovuta al COVID-19, resta alto l’impatto sulla vita sociale determinato dall’azione delle reti associative con i loro volontari. Un impatto che non si limita a far fronte alle carenze degli Enti Pubblici in tanti campi diversi ma contribuisce a rammendare il tessuto sociale e a ricostruire il senso di comunità anche quando tutto sembra sfilacciarsi con la perdita del lavoro, la solitudine, l’incertezza del futuro, il cambiamento della vita che veniva condotta precedentemente, le difficoltà economiche. Tutto quanto rischia di portare la persona a sentirsi sempre più sola, inadeguata, sofferente, paurosa del futuro e questo la isola ancora di più, dando origine alla depressione.

La pandemia ha reso visibile il capitale di solidarietà racchiuso nei territori, una solidarietà che mai come in questo periodo ha dato un alto valore e la capacità di una comunità di far fronte ai problemi che la coinvolgono, partendo dai soggetti più fragili. Il periodo di lockdown, introdotto in alcune zone della Lombardia già dalla fine di febbraio 2020, ha avuto un forte impatto sulle fasce più deboli della popolazione, i bambini e gli anziani in primis. Come Associazioni del territorio, in collaborazione con il Comune di Buccinasco, abbiamo indagato sul ruolo svolto dalle relazioni sociali (quelle tradizionali e quelle mediate dalle nuove tecnologie) nel gestire la quotidianità degli anziani, esplorare il loro benessere psico-sociale e, infine, investigare i loro bisogni.

Abbiamo nella nostra azione sempre tenuto presente uno studio sulle origini sociali della depressione, fatto a Londra in Gran Bretagna, in un quartiere di forte disagio sociale. Questo studio recita: “Si è scoperto che l’elemento determinante per stare bene non è l’assenza di problemi, ma avere una persona su cui contare”.

Considerando questo aspetto Auser, Pro loco, Banca del tempo e dei saperi e Centro Civico Anziani hanno avviato nei mesi scorsi la sperimentazione di Gruppi di relazione per il mutuo-aiuto formati da un massimo di cinque persone che per prossimità e/o per interessi decidono di stabilire tra di loro un rapporto privilegiato.

Il Progetto proposto vuole rivolgersi alla popolazione che presenta indici di fragilità quali: presenza di depressione, deterioramento cognitivo, isolamento sociale e condizioni economiche modeste; questo al fine di prevenire l’instaurarsi di una condizione di disabilità fisica e sociale.

A questo fine si definisce un Accordo di rete tra i seguenti partner:

 

I sottoscritti/le sottoscritte:

1) cognome nome

Codice fiscale:

nella sua qualità di legale rappresentante dell’Ente

Codice fiscale/P IVA

 

2) cognome nome

codice fiscale:

nella sua qualità di legale rappresentante dell’Ente

Codice fiscale/P IVA

 

3) cognome nome 

codice fiscale:

nella sua qualità di legale rappresentante dell’Ente

Codice fiscale/P IVA

 

4) cognome nome

codice fiscale:

nella sua qualità di legale rappresentante dell’Ente

Codice fiscale/P IVA

 

5) cognome nome

codice fiscale:

nella sua qualità di legale rappresentante dell’Ente Associazione

Codice fiscale/P IVA

 

 

 

 

che si impegnano

a costituire una collaborazione per la realizzazione del

progetto denominato: ENEA. Energie Nuove degli Enti Associativi. Sostenere la fragilità sociale determinata dal contesto sociale e dall’emergenza COVID-19

 

 

in cui in qualità di soggetto capofila è l’Associazione: Pro loco di Buccinasco

 

 

Prendono atto che tutti i rapporti amministrativi e finanziari intercorrono tra Regione Lombardia e Pro loco di Buccinasco

soggetto capofila.

1) Ente partner: Pro loco di Buccinasco

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

2) Ente partner:

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

3) Ente partner:

firma del legale rappresentante

..……………….…………………

4) Ente partner:

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

5) Ente partner:

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

 

 

 

 

 

Alla rete come sopra costituita partecipano altresì i seguenti soggetti associati:

1) Ente: Comune di Buccinasco (MI)      Ente Pubblico

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

2) Ente: Ospedale SS. Carlo e Paolo di Milano        Azienda Ospedaliera

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

3) Ente:

firma del legale rappresentante

..……………….…………………….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO 2 - ABSTRACT

ALLEGATO 2 - ABSTRACT

L’abstract deve essere composto di massimo 5.100 caratteri, compresi gli spazi, contenente la presentazione sintetica dei contenuti della progettualità, le finalità, le aree d’intervento, le linee strategiche (indicando solo le rispettive lettere o numeri distintivi come dal punto A.1 dell’Avviso), il numero destinatari, il territorio dove si attua il progetto, i risultati attesi.

Il documento deve essere salvato in versione pdf e allegato alla domanda di partecipazione.

 

Priorità: b. anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno determinate anche dalla situazione di emergenza per la pandemia COVID-19 e che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.);

Il progetto proposto vuole rivolgersi alla popolazione che presenta indici di fragilità quali: presenza di depressione, deterioramento cognitivo, isolamento sociale e condizioni economiche modeste; questo al fine di prevenire l’instaurarsi di una condizione di disabilità fisica e sociale.

Primo aspetto: Proprio per fronteggiare il rischio di isolamento e solitudine, l’utilizzo delle più recenti tecnologie di comunicazione sembra avere giocato un ruolo determinante   con un incremento significativo dell’utilizzo soprattutto della videochiamata. Considerando il clima di incertezza che a tutt’oggi caratterizza i mesi a venire, diventa ancora più necessario prevedere degli interventi mirati che consentano agli anziani di acquisire questo tipo di competenze. Le competenze digitali devono essere soprattutto acquisite da quegli anziani che si trovano in una situazione di maggior fragilità fisica e sociale e che più di tutti potrebbero trarre beneficio da iniziative che consentano di mantenere i rapporti sociali o di crearne di nuovi per prevenire il rischio di isolamento o di depressione.

Secondo aspetto: Considerando che circa 1.200 persone con più di 65 anni vivono sole a Buccinasco, la gran parte di queste sono donne, sarà verificato come intercettare le situazioni di fragilità che si sono incrementate dopo questa esperienza di “distanziamento sociale” - questo coinvolgendo l’Amministrazione Comunale, i Servizi Sociali, le differenti Associazioni locali, i Medici di base - non ancora in carico ai servizi attraverso delle attività  programmate.

Terzo aspetto: Le Associazioni del territorio hanno avviato la sperimentazione dei Gruppi di relazione formati da un massimo di cinque persone che per prossimità e/o per interessi decidono di stabilire tra di loro un rapporto privilegiato e lo far leva sulle dimensioni del mutuo-aiuto e della solidarietà reciproca fra gli anziani, le loro famiglie e le altre persone

 

Destinatari: 180 anziani con una età superiore ai 65 anni che vivono soli; persone che presentano sintomi di fragilità ed hanno attraversato il periodo del “distanziamento sociale” legato al Covid vivendo una condizione di isolamento e di solitudine.

 

PERIMETRO TERRITORIALE: il progetto si realizza nel territorio del Comune di Buccinasco presente nell’area metropolitana di Milano con la supervisione scientifica del Reparto di Psicologia (Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica) dell’Ospedale SS Carlo e Paolo di Milano che è presente sul territorio con unaComunità riabilitativa ad alta intensità CRT”

 

Risultati attesi: I risultati attesi sono riferiti all’inserimento di anziani fragili nel percorso di sostegno psicologico e sociale di 90 anziani fragili coinvolti in percorsi con la supervisione dell’ Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica dell’Ospedale SS. Carlo e Paolo; ulteriori 50 anziani coinvolti nei dieci corsi di formazione per l’acquisizione di competenze informatiche in particolare per l’utilizzo soprattutto della videochiamata; ulteriori 40 anziani coinvolti negli otto Gruppi di relazione per il mutuo aiuto; al coinvolgimento delle Sessanta associazioni presenti nel Comune di Buccinasco; alla comunicazione ed informazione rivolta alle circa 1.200 persone over 65 che vivono solo; al percorso di formazione rivolto ai dirigenti e ai volontari  (quaranta persone) della rete associativa locale ed in particolare alle Associazioni partner del Progetto; percorso di coinvolgimento e formazione di trenta giovani sui temi del volontariato e sull’impegno nelle comunità; definizione di tavoli tematici rivolti al territorio con la lettura dei contesti locali,  su come sostenere l’aiuto sussidiario nella comunità, sulla definizione di proposte programmatiche

 

 

Buccinasco, 11 luglio 2020

Versione 1 definitiva

 

 

 

 

 

 

 

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